lunedì 30 luglio 2012

Parmigiana di verdure al forno

Ho una fantasia ricorrente. Io che corro, all'alba, lungo le strade della mia città. E' una di quelle fantasie salutiste con cui mi racconto che nella vita (e nella corsa) è solo una questione di volontà e nient'altro. Ogni volta che ci penso mi viene in mente Schliemann, che la mattina presto - prima di buttarsi testa e cuore negli scavi archeologici (lui, figlio di un poverissimo pastore protestante) - si faceva una nuotatina nelle acque gelate dell'Egeo.
Mi piace credere lo facesse per fortificare l'anima ma anche per scaricare tossine e "sudare dentro". Sudare è importante. Tratteniamo il sudore in tutti i modi possibili perché nella socità civile sudare è sconveniente. Forse è per questo che la corsa fa sentire per un attimo veramente liberi, scagliati come una freccia scoccata dall'arco teso dentro di noi. Correre verso un impulso, una tensione, sudando anche l'anima. Quelle gocce che ci bagnano la faccia, scivolano lungo il collo, si trattengono intorno alla cavità della gola e poi - come il delta di un fiume visto dall'alto - si ramificano e vanno a morire lungo le pieghe del nostro corpo in movimento, assorbiti dal tessuto dei nostri indumenti. Per una volta non dobbiamo preoccuparci di sudare, di nascondere uno stato fisico che il corpo stesso richiede. Non dobbiamo preoccuparci di togliere il sudore dal viso, tamponandolo in continuazione con un fazzoletto.
Sudare è qualcosa di eroico, solitario - come correre all'alba o gettarsi  nel mare a nuotare. 

Penso spesso alla corsa ultimamente, forse perché l'immobilità mi uccide e con essa tutta la scia di cose inutili che l'inattività si porta appresso. Il movimento è sempre il miglior antidoto, il miglior rimedio. Finché avrò questo impulso dentro di me, l'immobilità mi farà un po' meno paura.




Ingredienti:

2 melanzane
4 zucchine grandi
2 patate
1 mozzarella
parmigiano
 pomodoro in pezzi
1/2 cipolla
basilico
olio
sale




Ho preso spunto per questa ricetta da un blog che amo molto, sia per la cura che per la semplicità dei suoi piatti, accompagnati sempre da foto che fanno pensare a qualcosa di fatto a mano, con passione. La ricetta originale la trovate qui e con l'occasione saluto Fiordirosmarino - che mi ha offerto parecchi spunti interessati e non mancherò di pubblicare presto anche gli altri.

Forse la mia ricetta è un po' meno leggera della sua ma non ho saputo resistere alla tentazione di rendere tutto più calorico. No, non ho fritto le verdure!!! La parmigiana d.o.c. si prepara con melanzane rigorosamente fritte nell'olio, io invece la cucino sempre con melanzane grigliate (e non per una questione di linea, quanto di gusto e praticità). Però mi sono concessa il soffritto di cipolla in cui affogare il pomodoro, questo si. Be', direi che è il caso di raccontarvela dall'inizio questa storia.

Tagliate tutte le verdure a fette non troppo sottili - ma neanche eccessivamente spesse. Diciamo un mezzo centimetro di spessore. Grigliatele (senza olio e senza sale) e mettetele da parte. Anche le patate, si. Intanto affettate la mezza cipolla, rosolatela nell'olio e dopo pochi minuti aggiungete il pomodoro in pezzi. Quanto? Io mi sono regolata ad occhio, come sempre. Non mi piacciono le verdure troppo sugose, quindi ho utilizzato un mezzo barattolo (o poco più della metà). Vi consiglio però di utilizzare i pomodori pelati che sono molto più buoni e saporiti. Salate e fate asciugare il liquido senza portare a cottura definitiva. 

A parte tagliate la mozzarella a fettine e fatela scolare. Sminuzzate il basilico. Quando tutti gli ingredienti sono pronti non resta che disporli sulla tavola e liberare la vostra fantasia. Io non ho seguito uno schema preciso, mi sono lasciata prendere dalle possibilità del momento alternando strati a seconda dei miei gusti. Ho iniziato con il pomodoro (che serve anche per non far attaccare nulla sul fondo), poi ho proseguito con le patate, le zucchine, le melanzane e ho ricominciato alternando a mio piacimento. Tra uno strato e l'altro, abbondante parmigiano e foglioline di basilico. La mozzarella l'ho alternata invece a gruppi di due strati (come per il pomodoro) perché non mi piacciono né le verdure sugose né quelle appesantite da strati filanti. Ho terminato con melanzane e zucchine miste, abbondante parmigiano e mozzarella sparpagliata. Ogni strato deve essere salato ma oliato con parsimonia perché il sugo già contiene dell'olio. 

Infornare per circa 20 minuti a 180°, far dorare la mozzarella - a me piace bella dorata come da foto - e tenere in forno spento in modo che si freddi senza diventare un mattone. Io trovo che sia ottima servita quasi a temperatura (viste le temperature di questi ultimi mesi direi che è perfetta) e accompagnata da un buon vino bianco, fresco e ottimo con le verdure. 

Che ve ne pare?

2 commenti:

  1. Che sembra un pezzo di lasagna ed è da provare subito! Tanto più che non prevede frittura cui non m'azzarderei manco morta dentro la mia cucinetta co sto caldo.
    Il forno sì (..embè, ognuno le sue manie), ma friggere proprio..fanno eccezione giusto i friggitelli (che vabbè, pur chiamandosi così e pur schizzando fino al soffitto quando li butti in padella, tutto sommato non ti ammantano di odore di fritto fino a natale).
    E quindi ecco, questa ricetta così golosa e pure bella, mi piace un sacco! considerando poi che in questo periodo vengo costantemente omaggiata di cestoni di melanzane, zucchine, peperoni, cipolle e via dicendo dall'orto di zia in piena attività, mi sembra un modo perfetto di impiegare il tutto.
    Sulla corsa non posso dirmi d'accordo, che camminare sì, pure tutto il giorno (e tutti i giorni perchè il movimento si porta via pure i pensieri molesti e ne favorisce di più rassicuranti), ma correre non riesco proprio: mi manca il fiato!
    Mi rammarico di non saper nuotare: tuffarsi nelle acque un po meno gelide ma immagino ugualmente corroboranti del Tirreno ogni mattino sarebbe un modo bellissimo e profondamente disintossicante di iniziare al giornata.
    E poi: sai che bella colazione dopo??
    Ecco: penso sempre a magnà!
    tanti baci, buona giornata giulietta bella!

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    1. ...ma il fiato manca anche a me, cosa credi? ahahaha!!! La mia pulsione alla corsa si arena al primo mal di milza, ma la voglia di correre resta. Non ho menzionato la colazione subito successiva, ma credo proprio che il mio stomaco si aprirebbe come una voragine e sarei capace d'ingurgitare di tutto (e senza sensi di colpa a questo punto). Che a colazione generalmente non ho - comunque.

      Tra fritto e forno anch'io propendo per il forno, anzi, propendo per una bella caprese condita con olio, sale, pepe e basilico. Altrimenti 'na pizzetta e 'na biretta (mi ricorda qualcosa, si).

      Un abbraccio Luna!! A presto

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