sabato 10 dicembre 2011

La salsa verde

Citando Isabelle Allende in Afrodita: "non puoi immaginare com'è tutto più semplice con uno sbattitore elettrico".

La salsa verde è ottima con il bollito, il pesce lesso e le uova. Come ogni ricetta che si rispetti, ne esistono diverse varianti. Io mi sono affidata al blog Diaro di cucina con l'unica differenza che ho preferito utilizzare dei capperi sotto aceto invece che sotto sale. Ma partiamo dall'ingrediente principale: il prezzemolo.

Se crescesse a siepe come l'alloro lo pianterei in tutto il giardino. Purtroppo devo accontentarmi di averlo sporadicamente poiché l'unico tentativo di farlo crescere in vaso è fallito miseramente. Attingo quindi dalle riserve materne ogni volta che posso.
Nota bene: da usare rigorosamente a crudo, come il basilico, poiché la cottura azzera le proprietà di questa profumata erbetta. Cito: "ricco di minerali, utile come depurativo del sangue e antianemico, risolve ingorghi biliari e atonie intestinali" (tratto da Il Cucchiaio Verde). Io a volte ne stacco qualche fogliolina perché adoro il profumo che lascia sulle mani, così come amo quel sapore fresco e leggermente pungente che lo caratterizza.

Come tritare il prezzemolo ad hoc? Esiste in commercio un utilissimo trita-prezzemolo a manovella di cui tuttavia sono sprovvista. Non mi resta che utilizzare un banalissimo coltello. Sembra una sciocchezza ma come la maggior parte delle cose che sembra esserlo...non lo è. Meno male che c'è Gordon a spiegarci How to chop herbs. Certo, lui usa una sorta di lama da combattimento che trincerebbe anche un pollo. Figuriamoci il prezzemolo.

La buona notizia è che per la salsa verde non è necessario tritare nulla, penserà a tutto il fido robottino a immersione. E vi assicuro che ridurrà tutto in crema, spicchio di aglio compreso. E quindi, caro Gordon, figuriamoci il prezzemolo.

Ingredienti:

150 g di prezzemolo
2 tuorli
50 g di mollica di pane
20 capperi sotto aceto
1 cucchiaio di zucchero
1 spicchio di aglio
50 ml di aceto
120 ml di olio
peperoncino

Operazioni preliminari: sciacquare i capperi sotto l'acqua corrente. Rassodare le uova ed estrarne i tuorli. Bagnare la mollica di pane con l'aceto e strizzarla.

And now...emulsionare tuorli, olio e aceto. Aggiungere successivamente tutti gli altri ingredienti e frullare a lungo fino a raggiungere la giusta cremosità. La salsa non deve risultare troppo "solida", quindi è bene aggiungere olio nel caso in cui dovesse avere una consistenza troppo densa. Trasferire il tutto in un piccolo recipiente e lasciar riposare per almeno tre ore. Da utilizzare a temperatura ambiente.

Le dosi dovrebbero essere per 6 persone. Posso confermare che la quantità è notevole, io l'ho utilizzata per il bollito e per farcire le uova sode di un gustoso antipasto (perché buttare l'albume?). E tanto per restare in tema di sprechi, sebbene il brodo del bollito non sia ricco come un classico brodo di carne (infatti, per fare in modo che il manzo resti tenero e succoso all'interno, è bene buttarlo nell'acqua dopo il raggiunto bollore, in modo che si formi immediamente una pellicola che impedisca la fuoriuscita dei liquidi) è comunque ottimo da servire con dei tortellini, natalizi più che mai. Io l'ho preparato così:

1 pezzo di carne da bollito (ha fatto tutto il mio macellaio di fiducia)
1 carota
2 coste di sedano
1 cipolla intera
3 chiodi di garofano
2 foglie di alloro

Il risultato è un brodo magro ma ugualmente molto buono e profumato grazie all'essenza dei chiodini. Con i tortellini tuffati nel mezzo il pranzo è servito.

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