domenica 23 ottobre 2011

Non c'è niente da fare, i complenni restano giorni speciali anche quando non vogliamo festeggiarli. Siamo nati. Quel giorno di un tot di anni fa. Prima non c'eravamo e non c'era di noi neanche l'idea perché le idee hanno una vita propria e non siamo in grado di plasmarle in una forma precisa, esatta, rifinita. Le idee sono bozze di desideri che finiscono sempre per intrecciarsi con la realtà.

Non sono brava con i compleanni, infatti questa mattina sono uscita quando ancora per strada non c'era nessuno a comprare un cornetto con due candeline e ho sbagliato l'età. A volte confondo persino la mia. Quest'anno sarà difficile sbagliare perché arrivo a trent'anni, come se fosse un traguardo. Io spero di no.

Un cornetto al cioccolato (che non è nutella anche se la commessa c'ha provato a spacciarmela per tale) e due candele sbagliate. Ad onor del vero quella sbagliata era soltanto una ma è bastata a rendere sbagliato tutto il resto.Però, come dice Sagan:

"In ogni eiaculazione maschile vi sono centinaia di milioni di cellule spermatiche e di esse solo una può fecondare un uovo e produrre un membro della successiva generazione di esseri umani; ma quale spermatozoo fecondi l'uovo dipende dai fattori più minimi e insignificanti, sia interni sia esterni. Se anche una piccola cosa fosse andata in maniera diversa 2500 anni fa, nessuno di noi sarebbe qui oggi. Vi sarebbero miliardi di altre persone al nostro posto."

Credo che un compleanno non sia tanto da sottovalutare. E forse alla tavola del Cappellaio Matto questa verità era già nota quando si festeggiava il Buon Non Compleanno.

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